Intanto in cantina si stava preparando per accogliere l’uva: in questa occasione la disposizione mutava e si predisponevano i macchinari in assetto per la vendemmia.
Dopo molti mesi ferma, la pigiatrice veniva accuratamente ripulita e gli ingranaggi ingrassati e testati.
La pressa trovava il suo posto di rimpetto alle storiche vasche in cemento.Un tubo collegava la diraspatrice al retro cantina, dove si sarebbero ammucchiati i raspi.
Un sacco di pompe e tubi di varie dimensioni affollavano i corridoi di vasche, tanto che oltrepassare la cantina era diventato un allenamento per i percorsi a ostacoli.
Ma cosa sono questi macchinari?
DIRASPATRICE e PIGIATRICE: nella catena delle lavorazioni che subisce l’uva appena vendemmiata, queste si collocano al primo posto. Nella nostra cantina, queste due fasi di lavorazione si trovano in un unico macchinario chiamato diraspa-pigiatrice. L’uva che si trova nei carri viene ribaltata in un cassone o vasca di raccolta che tramite una vite senza fine incanala tutti i grappoli verso questo macchinario (in dialetto si dice “macchina da bater uva” per evidenziare l’importanza dell’automazione della fase di pigiatura).
Una volta all’interno i grappoli vengono prima diraspati, cioè gli acini vengono separati dai raspi per mezzo di un sistema di pale. Quello che resta del grappolo d’uva una volta tolti gli acini, insieme a eventuali tralci di legno e foglie presenti in mezzo ai grappoli, viene trasportato tramite un impianto di aspirazione in un luogo separato dove si ammucchieranno tutti questi scarti.
Gli acini d’uva separati e il mosto che rimangono da questa prima selezione finiscono nella vasca inferiore, dove avviene la pigiatura meccanica dell’uva, che consiste nell’estrazione per schiacciamento del mosto d’uva dagli acini.
Questi vengono fatti passare attraverso dei rulli opportunamente scolpiti, e premuti tra loro con molle regolabili, in modo da ottenere la migliore spremitura della polpa del frutto senza intervenire invece sui semi.
PRESSA: è un macchinario che comprime le uve che arrivano in cantina e serve sia per estrarre sia il mosto dall’uva precedentemente selezionata dall’impianto di pigiatura, sia il vino dalle vinacce dopo la fermentazione.
Nel nostro caso la pressatura è effettuata con un polmone pneumatico, per regolare finemente l’intensità e la sequenza delle fasi di estrazione.
La pressatura pneumatica è utile in cantina per ottenere la maggior quantità possibile di mosto con la minima presenza di sostanze indesiderate.