Da un paio d’ore aveva ripreso a percorrere “la bellusséra” a piedi con il naso all’insù: in primavera i tralci di vite avevano vegetato di oltre un metro e da terra si riuscivano a tagliare agevolmente con la forbice: una mano afferrava il giovane tralcio improduttivo, e l’altra lo recideva con sicurezza. A poco a poco lui stava ripristinando il passaggio, in mezzo alla giungla di foglie e rami. D’un tratto dei rintocchi conosciuti iniziarono a farsi strada fino in mezzo al vigneto. Erano le campane ad informarlo che si era fatto mezzogiorno. La prima a scampanare era la chiesetta del paesino più a Nord, mentre il campanile più vicino iniziava quando l’altra melodia era quasi alla fine.
Al sentire questo suono, chinò il capo a controllare l’orologio da polso, e poiché gli mancava qualche metro alla fine del filare e per di là sarebbe comunque dovuto passare, decise di arrivare al gavìn per poi girare verso casa.
Come e perché viene effettuata la potatura estiva?
La potatura verde è di fatto la prima attività che si effettua nel vigneto e consiste nel recidere i tralci delle viti che non produrranno uva e di fatto sottraggono solo energia ai germogli produttivi.
È necessario quindi effettuare la potatura verde in primo luogo per aumentare la produttività delle piante; ma allo stesso tempo anche perché la presenza di questi tralci parassiti comporta una grande difficoltà nel poter procedere con certi lavori legati alla viticoltura.
Questa lavorazione fa parte delle operazioni di mantenimento dei vigneti, che altrimenti diventerebbero delle giungle.